
Pollaio abusivo, cosa si rischia?
La costruzione di un pollaio senza le necessarie autorizzazioni può comportare serie conseguenze legali e amministrative. Ma che cosa succede se si installa un pollaio abusivo?
Cos’è un pollaio abusivo
Un pollaio è considerato abusivo quando viene realizzato senza i necessari permessi comunali o in violazione delle norme urbanistiche locali. Si pensi, per esempio, alle strutture costruite in zone non destinate all'allevamento, edificate senza rispettare le distanze minime dai confini o realizzate in assenza della Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA).
La costruzione di un pollaio non autorizzato rappresenta una violazione urbanistica che può essere classificata come abuso edilizio. Anche se si tratta di una struttura apparentemente semplice, il pollaio è infatti considerato a tutti gli effetti una costruzione e come tale deve rispettare le normative edilizie vigenti nel territorio comunale.
Le sanzioni
Le sanzioni amministrative per un pollaio abusivo possono variare considerevolmente in base alle dimensioni della struttura e alla zona in cui è stata realizzata. Si parte da multe che vanno dai 516 euro fino a raggiungere diverse migliaia di euro nei casi più gravi. L'importo esatto dipende dai regolamenti comunali e dalla tipologia di violazione commessa.
Nei casi più gravi, soprattutto quando il pollaio viene realizzato in zone sottoposte a vincoli paesaggistici o ambientali, si può incorrere in conseguenze penali. Ricordiamo che l'articolo 44 del DPR 380/2001 prevede l'arresto fino a due anni e un'ammenda che può arrivare fino a 51.645 euro per gli abusi edilizi più significativi.
Inoltre, l'autorità comunale, una volta accertato l'abuso, può emettere un'ordinanza di demolizione della struttura abusiva. Il proprietario è tenuto a rimuovere il pollaio a proprie spese entro il termine stabilito dall'ordinanza. In caso di inadempienza, il Comune può procedere alla demolizione d'ufficio, addebitando le spese al proprietario.
Gli altri problemi
Le conseguenze negative non sono però finite qui. Un pollaio abusivo può generare contenziosi con i vicini di casa, soprattutto se non vengono rispettate le distanze minime dai confini o se l'attività causa disturbi olfattivi o acustici. I vicini possono presentare esposti alle autorità competenti, aggravando la posizione del proprietario del pollaio.
Ancora, la mancanza di autorizzazioni spesso si accompagna all'assenza dei controlli sanitari necessari, e questo può comportare sanzioni aggiuntive da parte dell'ASL locale, soprattutto se vengono riscontrate carenze igienico-sanitarie che possono mettere a rischio la salute pubblica.
In molti casi, poi, un pollaio costruito abusivamente non può essere regolarizzato successivamente, soprattutto se si trova in zone dove i regolamenti comunali non ne permettono la realizzazione: l'unica soluzione possibile potrebbe essere la demolizione.
Infine, la presenza di un pollaio abusivo può compromettere la vendita dell'immobile principale, in quanto rappresenta una irregolarità urbanistica che deve essere necessariamente sanata prima del trasferimento di proprietà.
Come evitare i rischi
Proprio per questo motivo, prima di costruire un pollaio consigliamo sempre di informarsi presso l'ufficio tecnico comunale sulle normative vigenti e ottenere tutte le autorizzazioni necessarie, verificando la destinazione d'uso del terreno, il rispetto delle distanze dai confini e l'acquisizione dei permessi edilizi richiesti.
Ricorda: la realizzazione di un pollaio abusivo può quindi comportare conseguenze serie e costose. È sempre preferibile procedere secondo le normative vigenti, anche se questo può richiedere più tempo e risorse iniziali. I costi e i rischi associati a una struttura non autorizzata sono infatti nettamente superiori a quelli necessari per ottenere le dovute autorizzazioni!