Come diventare allevatore di conigli?

Come diventare allevatore di conigli?

Sempre più spesso ci giungono richieste di informazioni su come diventare allevatore di conigli. Ebbene, non tutti sanno che i requisiti richiesti all’allevatore sono stabiliti dalle linee guida del Ministero della Salute che, in tal senso, è abbastanza preciso nel qualificare colui che vuole assumere l’impegno di avviare un allevamento di conigli.

Proviamo a riassumere insieme le principali.

Chi è l’allevatore di conigli

Le linee guida ministeriali affermano che chiunque possieda conigli o li detenga per un certo periodo di tempo sotto il proprio controllo diretto, così come ogni altra persona destinata ad accudire i conigli, può qualificarsi come allevatore.

Questo status non è privo di conseguenze, considerato che chi è allevatore, sotto propria responsabilità, deve garantire che sia adottata ogni misura utile per salvaguardare il benessere e la salute degli animali.

I requisiti dell’allevatore di conigli

Proprio in virtù di quanto sopra, chi è allevatore / detentore di conigli, non può che frequentare un periodo di formazione sul benessere degli animali che sia adeguato e sostanziale, oltre che ponderato – naturalmente sul proprio livello di responsabilità, considerato che sarà ben diverso gestire un allevamento di tipo industriale, rispetto a quello di tipo strettamente personale.

In ogni caso, le linee guida del Ministero consigliano sia un periodo di training presso un altro allevamento, sia un aggiornamento continuo sugli argomenti più importanti, come le normative in vigore, la fisiologia dei conigli con specifico richiamo al fabbisogno di acqua e cibo, e al comportamento degli animali, gli aspetti pratici per la manipolazione degli animali, le cure d’emergenza e le misure di biosicurezza preventive.

Quanti allevatori devono essere presenti?

Considerato che è ben possibile che l’allevatore non possa fare tutto da solo, le linee guida del Ministero avvertono che i conigli devono essere accuditi da un numero sufficiente di persone in possesso di adeguate conoscenze sui conigli e sul sistema di allevamento utilizzato, al fine di essere in grado di riconoscere se gli animali sono in buona salute, comprendere il significato di cambiamenti comportamentali, valutare l’idoneità dell’ambiente per il benessere e la salute dei conigli, e la capacità di maneggiare gli animali con cura.

Quali indicazioni per gli allevatori?

Tra le altre linee guida, il Ministero ricorda come tutte le persone che operano nell’allevamento (allevatore e detentore, eventuale personale dipendente) devono essere addestrate ad agire e a reagire in caso di emergenza, per salvaguardare, per quanto possibile, il benessere degli animali.

È inoltre necessario che, tra le prime consapevolezze che gli allevatori devono rispettare, vi sia la capacità di prendere e maneggiare correttamente gli animali, considerato anche che si tratta di esemplari particolarmente delicati. Inoltre, al fine di sviluppare la migliore relazione con essi, è necessario che i conigli siano approcciati frequentemente, con calma e a distanza ravvicinata, fin dalla giovanissima età: in questo modo si può diminuire il loro senso di paura che, per natura e caratteristiche della specie, sono sempre presenti.


Lascia un commento

Si prega di notare che i commenti sono soggetti ad approvazione prima di essere pubblicati