Gallo nel pollaio: a cosa serve e come gestirlo

Gallo nel pollaio: a cosa serve e come gestirlo

Molti aspiranti allevatori di galline si domandano a cosa serve un gallo nel pollaio e se si possa gestire un pollaio senza avere il gallo.

In realtà, non ci sono delle indicazioni precise in tal proposito e, dunque, ogni gestore di pollaio non potrà che valutare volta per volta se sia o meno conveniente avere il proprio gallo nel pollaio.

Per questo motivo, cerchiamo di seguito di scoprire come funziona il suo corretto inserimento, e come gestire la sua presenza.

A cosa serve il gallo nel pollaio

Iniziamo subito con il rammentare che il primo motivo per cui bisognerebbe avere un gallo nel pollaio è legato alla riproduzione: il suo ruolo principale è quello di fecondare la gallina e avviare così il ciclo riproduttivo in modo completo.

In ogni caso, per avere uova da mangiare non hai certo bisogno del gallo: la deposizione delle uova avverrà infatti gradualmente, con la sola differenza che in assenza di gallo le uova non saranno fecondate.

Se tuttavia il tuo obiettivo dal pollaio è anche quello di avere dei pulcini, allora un gallo è sicuramente la soluzione per evitare di dover acquistare delle uova fecondate o dei pulcini da sviluppare.

Il fatto che il gallo sia il motore della riproduzione nel pollaio non deve tuttavia far limitare il suo ruolo alla sola necessità di accrescere la numerosità degli esemplari nel tuo allevamento: la presenza del gallo creerà infatti un più forte radicamento territoriale nel pollaio, con il gallo che sarà tendenzialmente molto protettivo, e vorrà dunque custodire le proprie galline contro ogni possibile predatore, pericolo o rivale.

In aggiunta a quanto sopra ricordiamo anche che se l’inserimento del pollaio è avvenuto positivamente, la sua presenza permetterà alle galline di vivere più serenamente la propria esistenza all’interno dell’allevamento e, di conseguenza, a migliorare il proprio livello di umore. Così facendo, la produzione delle uova dovrebbe poterne trarre evidente beneficio.

Come inserire un gallo nel pollaio

Ora, fermi restando i vantaggi dell’avere un gallo nel pollaio, ci sono numerosi elementi di attenzione che dovresti curare prima di introdurre frettolosamente questo animale nel tuo allevamento.

Vediamo insieme i principali punti di cautela, e come poterli gestire.

L’accoppiamento

Come abbiamo visto, uno dei ruoli principali del gallo nel pollaio è quello di favorire la riproduzione. Il rischio è, però, che l’accoppiamento risulti essere troppo frequente (un gallo dominante può accoppiarsi anche oltre 20 volte al giorno!) e questo potrebbe determinare stress e tensioni tra le galline, soprattutto se il pollaio non è molto ampio.

Ecco dunque che bisognerà tenera a bada il gallo, separando alcuni individui dall’animale per evitare il rischio di un’eccessiva monta e proteggendo magari le galline con una tradizionale protezione a sella per la schiena, che evita la perdita delle piume sul dorso delle galline, così come le ferite da tagli e beccate.

I versi

Un secondo elemento di attenzione riguarda soprattutto i pollai che sorgono in prossimità di altre strutture: il gallo non è infatti l’animale più silenzioso dell’allevamento, e il rischio che i suoi versi possano risultare fastidiosi, dalle prime luci dell’alba per il resto del giorno, è abbastanza alto.

Purtroppo, c’è poco che puoi fare per tenere a freno questa caratteristica dell’animale: il gallo, infatti, canta per dimostrare la propria predominanza sul terreno e per altre ragioni che non possono certo essere scongiurate.

Uno o più galli?

Il gallo nel pollaio non gradisce concorrenti. Dunque, se hai intenzione di inserire nel tuo pollaio più galli, è bene rispettare il rapporto tra il numero di costoro e quello delle galline.

Se infatti i galli dovessero andare incontro a dei conflitti per il possesso del territorio (e delle galline), gli scontri saranno frequenti e irruenti. Meglio invece garantire un buon equilibrio all’interno del pollaio, in maniera tale che a ciascun gallo possa essere riservata una porzione dell’allevamento.

L’aggressività

Un problema ricorrente dei galli nei pollai è legato al loro comportamento aggressivo. Se si sentono minacciati o non viene riconosciuta la loro predominanza territoriale, gli animali possono iniziare ad attaccare chiunque sia loro a portata di zampe (e becco), compresi i padroni umani.

Accade talvolta che i galli inizino anche ad aggredire i pulcini, con l’intento di ucciderli pur di allontanarli dalla chioccia e riottenere così le attenzioni della madre.


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